Il nome “melagrana” deriva dal latino malum (“mela”) e granatum (“con semi”). La stessa origine è riconosciuta anche in altre lingue come in inglese Pomegranate, ed in tedesco Granatapfel (mela coi semi). In antico inglese era noto con il nome di apple of Grenada (mela di Granada).

Il nome richiama alla forma tipica del frutto, composto da circa 630 chicchi o arilli di colore rubino.
Questo frutto di straordinaria bellezza visiva possiede proprietà e benefici sorprendenti per il nostro corpo. Alcuni studi hanno portato a definire il melograno “il frutto anticancro” a causa delle sue eccezionali qualità antiossidanti.

Il melograno è fonte di minerali, tra cui soprattutto il potassio (250 mg / 100 g di parte edibile) e fosforo (22 mg / 100 g), ma si osservano anche buone quantità di sodio e magnesio.  La melagrana è una buona fonte di fibre solubili e insolubili, utili per una buona digestione e per proteggere la salute dell’intestino.

A questo frutto sono inoltre associati benefici in termini di riduzione del peso, di controllo del colesterolo, di miglioramento delle difese immunitarie e della circolazione e di protezione dai tumori (in particolare da quello alla prostata e dai linfomi).

Il suo consumo regolare è stato inoltre associato a benefici contro l’iperplasia prostatica benigna e il diabete.

La nostra coltivazione, svolta nel rispetto della natura dei suoi bioritmi, esalta il frutto preservandone il sapore autentico dalla contaminazione da pesticidi, dannosi per la salute umana e per la pianta stessa.
Ogni albero è stato seguito passo passo nella propria crescita, protetto dalle cure di un agricoltura attenta ai dettagli.

Curiosità

Una delle leggende a riguardo narra che il melograno fu un prodigio di Madre Natura, dalla quale tutto ebbe origine e nella quale tutto finirà. Numerose culture antiche – greche, ebraiche, cristiane e babilonesi – attirate dal particolarissimo frutto, lo reputavano un vero e proprio miracolo, quasi una testimonianza terrena delle entità superiori.

Tali credenze furono ancor più rafforzate dall’evidente tenacità e sopravvivenza della pianta alle ostilità.

Ippocrate, padre della Medicina, valutò il frutto di melograno nei suoi studi, elogiandone le virtù medicamentose, approfondite realmente solo dalla Scienza Ufficiale contemporanea.